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mercoledì 2 maggio 2012

La mia storia Perché vivo a Panama


In molti mi chiedono la mia storia allora faccio un post e accontento tutti.

Sono nato nel 1965 a Milano, dove ho vissuto fino al 2001. Nel 2001, con la mia futura moglie, ci siamo trasferiti in un paese vicino a Milano, perché eravamo stanchi della confusione della città.
Ho sempre lavorato come dipendente nel campo della telefonia mobile, ma nel 2004 mi diagnosticarono una malattia (LMC) e dovetti abbandonare il campo delle radio frequenze.
Aprimmo un ristorante, mi è sempre piaciuto cucinare, da piccolo volevo fare il cuoco, ma poi per motivi familiari ho scelto l’elettronica. Stavo per realizzare un mio sogno.
Le ferie (a settembre 3 settimane e a gennaio 2) io e mia moglie venivamo a Panama a visitare mio suocero che vive qui.
La prima volta Panama non c’e’ piaciuta, si caldo, vita rilassata, ma niente di particolare e così fino al 2006. 
Nel 2007, eravamo un po’ stanchi della nostra vita, dello stress, del lavorare molto ed economicamente non vedere dei risultati, venendo a Panama cominciammo ad apprezzare la mancanza di stress, il ritmo lento, le dodici ore di luce, sempre la stessa temperatura.
Tornati in Italia, dissi a mia moglie: “ perché non vendiamo e andiamo a Vivere a Panama?”, io in Italia avevo solo mia mamma, i miei amici, lei sua mamma, amici e parenti vari.
Ci abbiamo pensato su molto, io mi ero deciso lei invece era un po’ titubante, tutti i suoi affetti, tranne il padre, erano in Italia.
Ci decidemmo e comunicammo alle nostre mamme la decisione, vi lascio immaginare la varie tragedie, ma quando venimmo a settembre iniziammo le pratiche per avere il permesso di soggiorno. Tornammo in Italia e cercammo di vendere il ristorante, eravamo abbastanza scoraggiati, quando arrivò un compratore e così lo vendemmo.
A maggio del 2008 ci trasferimmo a Panama. Fino a settembre non facemmo nulla, poi ci capito di prendere in gestione un ristorante, ma il proprietario dopo qualche mese lo vendette
Comprammo una piccola pizzeria,dopo un anno gli affari andavano così così, passò un russo e mi chiese di vendergli la pizzeria e accettai. Nel frattempo avevo iniziato a produrre pasta fresca da vendere ai ristoranti, solo pochi, perché non avevo e non ho un’attrezzatura adeguata. Siamo andati avanti a produrre pasta fresca fino al mese di gennaio. A gennaio ci fecero un’offerta come direttori di un ristorante, abbiamo accettato, per cambiare un po’ e per migliorare economicamente. L’esperienza è durata solo due mesi, siamo felici di averla fatta, senza nessun rimpianto. Ora mia moglie sta lavorando come cameriera in un ristorante ed io sto cercando una nuova attività. Il non lavorare per un po’ non ci preoccupa, qui le possibilità di lavoro ci sono, certo devi incontrare chi cerca uno specialista, o mettere su un’attivita’ in proprio. Lo stipendio panamense è molto basso circa 400$ al mese.
Anche nei momenti peggiori, nei momenti di sconforto, perche’ qui alla fine siamo soli, a parte mio suocero, non abbiamo amici, perche i panamensi sono un  po’ chiusi, e gli italiani all’estero sono stronzi, scusate ma devo dirlo.
Fino ad oggi non abbiamo nessun rimpianto e nessuna voglia di tornare in Italia, ormai ci siamo abituati a questo clima, a questo ritmo lento della vita, a non dovere indossare maglioni e cappotti e non dover accendere il calorifero.  
Un saluto
stefano

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ciao Stefano,
    ho letto il tuo blog e devo dire che mi fa piacere ascoltare una voce leggermente fuori dal coro rispetto alle altre.
    Sono un tuo coetaneo e sto seriamente prendendo i considerazione l'idea di lasciare con mia moglie e mia figlia di 10 anni questa bella Italia,( o meglio rifarlo visto che ho avuto per 9 anni un'esperienza a Berlino) perlomeno per non avere sott'occhio tutti i giorni lo stato in cui l'hanno ridotta.
    Il problema è che quì oramai si cerca di sopravvivere senza avere una visione per un futuro migliore e al contrario avere l'assoluta certezza che il 90% delle energie profuse in ogni attività vengono sprecate.
    La mancanza di prospettiva è DEPRIMENTE.
    Sono consapevole che all'estero non sono rose e fiori ma la mia vita vorrei potermela giocare al meglio e quì non c'è "trippa per gatti."
    Panama mi sembra un buon paese per iniziare una nuova avventura.
    Mi intriga molto il campo dell'import export e il campo immobiliare.
    Il tasso di crescita di Panama mi alletta molto e sinceramente volevo da te un riscontro per sapere se veramente Panama è una terra che sta correndo come i numeri sembrano testimoniare.
    Ho letto che il governo stà attuando dei programmi di investimento importanti e questo mi fa ben sperare per il futuro.
    Mi puoi consigliare in quale periodo dell'anno è meglio decidere di trasferirsi.
    Le scuole, ho visto non iniziano tutte lo stesso periodo e considerando un periodo di ambientamento e di studio della lingua ( a proposito conosci qualche buona scuola in loco? quali sono i prezzi e i tempi per raggiungere un buon livello di spagnolo considerando che partiamo da zero o poco più) vorrei introdurre mia figlia facilitandogli le cose.
    Tu come ti sei organizzato e quanto tempo ti ci è voluto per trasferirti dall'idea iniziale.
    Faresti col senno di poi scelte diverse?
    Continua a parlare della tua esperienza perchè per gente come me è importantissimo.
    Un saluto

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  3. ciao papillon, se mi invii una mail in privato ti rispondo il mio indirrizo e' stefano.siti@yahoo.it

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